ipertrofia prostatica benigna

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Ruolo della sindrome metabolica nell'ipertrofia prostatica benigna e nel carcinoma prostatico

Da alcuni anni, studi epidemiologici, istopatologici e molecolari hanno fornito nuove evidenze su un possibile ruolo dell'infiammazione prostatica come meccanismo patogenetico alla base della possibile relazione tra MS e patologie prostatiche.

Ruolo dell'infiammazione prostatica cronica nella patogenesi e nella progressione dell'ipertrofia prostatica benigna e dei disturbi minzionali del basso apparato urinario

La malattia urologica più comune nei soggetti anziani è l’ipertrofia prostatica benigna (IPB). Questa patologia è caratterizzata da un progressivo ingrossamento della ghiandola prostatica fino al raggiungimento di dimensioni tali da causare dei disturbi della fase di riempimento e svuotamento vescicale (LUTS). Dati recenti suggeriscono che l’infiammazione prostatica (ed in particolare la produzione di citochine) sia coinvolta nella patogenesi e nella progressione dell’ipertrofia prostatica benigna, spostando l’attenzione su questo nuovo possibile target per la prevenzione ed il trattamento dell’IPB e dei LUTS associati.

Ipertrofia prostatica benigna: curarla in un soffio di “vapore acqueo”

Un grande passo in avanti è stato compiuto in ambito urologico, grazie all’avvento di una nuova tecnologia, “Rezum”, che sfrutta l’energia a radiofrequenza per convertire l’acqua sterile in vapore acqueo, il quale riesce a distruggere le cellule prostatiche in eccesso nell’ipertrofia prostatica benigna, lasciando intatti i tessuti circostanti. Il futuro delle tecniche mininvasive, rapide e super efficaci è sempre più imminente.

Terapia medica personalizzata per il trattamento dei LUTS (Lower Urinary Tract Symptoms) dovuti all’iperplasia prostatica benigna (IPB)

Il trattamento dei sintomi delle basse vie urinarie (LUTS) associati ad iperplasia prostatica benigna (IPB) è una storia di successo in urologia. L’obiettivo del trattamento è quello di migliorare i sintomi ed il flusso minzionale dei nostri pazienti cercando di agire anche sulla progressione di malattia. Per rispondere in modo adeguato alle esigenze del paziente, la scelta dei farmaci, impiegati in mono- o poli- terapia, dovrebbe essere concordata con il paziente stesso, al fine di soddisfare le sue esigenze ed aspettative tenendo conto sia dell’efficacia che degli effetti collaterali di ciascuna terapia.