Ictus: perché i vasi sanguigni ne hanno “memoria”?

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha indagato il meccanismo alla base della “memoria” della rete vascolare. Grazie a simulazioni eseguite su dispositivi computazionali, è stato possibile comprendere che le connessioni tra i vasi sanguigni dipendono dal flusso locale e che gli adattamenti sono permanenti, cioè vengono mantenuti anche quando l’ostacolo viene rimosso. Ciò spiega perché alcune connessioni decadono, fino a scomparire, lasciando traccia di un pregresso evento ischemico.

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